Gambassi Terme - Firenze - Guida Turistica

CERCA ALBERGHI
Alberghi Gambassi Terme
Check-in
Check-out
Altra destinazione

.: TERME

Stabilimento Termale Acqua di Pillo
Piazza Di Vittorio, 1 - Telefono 0571.638141

Terme La sorgente di Pillo fu scoperta nel 1745 e certificata nel 1861. Il moderno e funzionale stabilimento termale è attrezzato anche con un centro benessere.

Le acque sono termali (34°C), salso - solfato - bicarbonato - sodico - alcalino - terrose, particolarmente indicate per malattie epatogastriche e biliari. Sono usate prevalentemente come bibita, a digiuno, e danno buoni risultati anche nelle calcolosi della colecisti nei diabetici.

Lo stabilimento termale offre anche servizi riabilitativi anche per pazienti affetti da morbo di Parkinson, sclerosi multipla ed emiplegia. L'Acqua di Pillo è celebre da secoli per le sue virtù: è definita dagli esperti "una sommatoria di qualità curative", come un'acqua di tipo Vichy con le proprietà mediche delle migliori sorgenti. Il periodo ideale per le cure è da aprile a ottobre.


.: MONUMENTI

Gambassi All'ingresso del paese (che conserva scarse tracce delle antiche mura), sulla facciata di una Canonica, "Madonna col Bambino, S. Michele arcangelo e santi", affresco di scuola fiorentina del '300.

Da vedere anche il Parco Comunale dalle piante secolari, che unisce lo stabilimento termale al centro storico della città, merita una sosta. Anche la Pieve S. Maria a Chianni è un importante luogo di tappa posto lungo la via Francigena, che risale alla fine del XII secolo: l'influenza del romanico pisano e lucchese è evidente nella facciata a tre ordini di arcate e loggette cieche.

Interessante il Castello di Camporbiano che fu sede del vescovo di Volterra e riadattato a villa dai Panciatichi e l'Abbazia di San Piero a Cerreto, fondata alla metà del secolo XI, fu soppressa nel 1652 e retrocessa a chiesa parrocchiale. Sulla via volterrana, presso il Parco pubblico di Poggio all'Aglione, a cavallo del confine amministrativo con Montaione, vi sono interessanti testimonianze archeologiche, fra cui i resti di una cisterna romana, presumibilmente del II secolo d.C., lunga 27 metri e larga 3, divisa in tre vasche rettangolari.